L'industria tessile a tutti i livelli della catena produttiva e commerciale sta affrontando enormi sfide ambientali e di risorse, di pari passo con quelle naturali.
Circa il 63% delle fibre tessili deriva da prodotti petrolchimici, la cui produzione dà luogo a notevoli emissioni di anidride carbonica (CO2). Dal punto di vista ambientale, più si approfondisce lungo la filiera di trasformazione e nobilitazione (tintura, finissaggio, stampa, ecc.), maggiori sono gli impatti in termini di emissioni e di impiego di sostanze inquinanti. Appare evidente come non sia più possibile non pensare ad un piano di riciclo anche per l'industria della moda, per salvaguardare sia l'ambiente sia la qualità della materia che si utilizza e che viene reinvestita in nuove creazioni sostenibili.
Il riutilizzo e il riciclo dei tessuti su larga scala potrebbe potenzialmente ridurre la produzione di fibre tessili vergini. È facile comprendere come i filati riciclati rappresentino un'ottima soluzione e una valida alternativa a materiali più inquinanti.